Friday, November 17, 2006

pomeriggio di febbre

oppresso.
oppresso.
oppresso da un peso che grava sulla mia testa.
Un sottile stato di inoscienza mi pervade le membra.
Steso sul letto gli occhi si chiudono, la mente si libera e vaga da sola nel suo mondo.
Ma ecco che arriva l'oblio, atteso, desiderato.
Oniriche apparizioni si affollano, si contrastano, corrono e si offuscano.
Ho caldo, sudo, fremo, il mondo razionale mi sembra così lontano e difficile, da quaggiù, o quassù. Apro gli occhi.
Per qualche secondo assaggio un pezzetto di mondo reale.
Non riesco.
Non resisto.
L'oblio mi riabbraccia, mi tira per i piedi, mi riporta con forza nel suo mondo fatto di nebbia.
Non so quanto tempo ho lottato. Forse cinque minuti, forse un'ora intera.
Alla fine vince la realtà. Per (s?)fortuna.

Acqua fredda scorre sul mio volto

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