Saturday, December 01, 2007

dedicata a Kelisa :)

e il sudore
sgocciola
veloce
si dirada
si accascia
accarezza
raffredda

no, rumore
di cornamuse
selvagge
soffia
nei campi
verdi di
erba
e di speranza
arsa
al sole
inondata
dalle
piogge delle lacrime

ombra solitaria
passi
passi
passi
passi
passi pesanti
passi
passi sul
brecciato

passi
questo
tormento
che
ti lega
una corda
alle membra
che piangono
fumo
che piangono
chiodi
arrugginiti

e ti pungono
e ti graffiano
ti urlano
in faccia

tu!

tu!

gli zoccoli
neri
calpestano
i cuori
sparsi



e la nebbia
divora

tutto

[ Kelisa, evviva il bianco! ]

Sunday, November 25, 2007

di notte.. #2

ecco un sospiro, veloce, fugace, sottile, stremato, affannato, deluso
assomiglia al nero profondo
che si tasta con la malinconia
e si macchia di luride orme inventate
orme straniere, orme ingannate

no! e ora inizia a contare!
conta e riconta
fatti prestare le mani
conta e riconta

non bastano
mille dita puntate a dire:
tu eccoti
eccoti
finalmente

una fuga
silenziosa e notturna
mentre la luna
combatte con
le prime spade infuocate
una fuga
assassina
una fuga
che urla
che sbraita
calpesta
sputa
mastica
schiaffeggia
la tua vita
la vita
le vite

che poi
vite?
che ne sappiamo
noi!

e conta
e riconta
e conta
di nuovo

lambiccati
il cervello
e conta

non bastano
di nuovo mille dita

mille mani
mi stringono
il collo
mi ciecano
gli occhi
sconfitti
e svuotati

mille mani
stringono
i pugni
e centinaia
di
bocche
di rame

urlano



[Fabio Panichi, 27/10/07, ore 2 am]

di notte.. #1

caldi
flussi vitali
scorrono
nelle nostre anime
ossessionate
sconvolte
inondate

di una lacrima
di acqua salata
di sale negli
occhi

che brucia
come il
fuoco

il fuoco
del cuore
iroso
risplende

coperto
ricoperto
di molli
speranze

volatili

soffia
soffia!

spingi lontano
quel
sasso
scagliato
da mani
vicine

talmente vicine
che..

annusa
senti?
umido
e tetro
soffia
anche lui

ma soffia
più forte!

ahi! dannati!
i ventri
sciupati
si accasciano

zampogne
risuonano
sui prati

ma soffia
più forte
il vento

zitte..

fruscio
fruscii
rumore
percosse
boato

urlo

e poi?

il niente..

e poi?

e poi il cuore

e poi la mente

il cuore
e la mente



mente
il cuore?

Thursday, April 26, 2007

ore 01.00, la consapevolezza

ore 01.00
la consapevolezza serpeggia tra la mia anima
fresca e profumata come la lavanda
calda e sabbiosa come lo Scirocco

la consapevolezza sì,
le parole se le porta il vento
ma il fuoco che arde nel cuore
non lo spegnerà mai

"non ho più conigli nel mio cappello
per rendere le cose belle"
dice una canzone..
vorrà dire che dovrò cercare
un nuovo cilindro dove vivere

se continuo così


ma oggi, la consapevolezza
consapevolezza di cosa?

Quando la mela fu scissa
troncata in due da una
forza devastatrice
una metà cadde
sulla terra umida

Lì giace
come ostello e mensa
per i vermi
Lì giace
e lenta
si fa nera
Lì giace
ma non muore
Lì giace

e la consapevolezza, dicevo prima
lei l'ha raccolta questa metà
lei ora la sta ripulendo

certosino lavoro
difficile e doloroso

La metà ne riuscirà pulita
ma avrà dovuto rinunciare
a una parte di essa
per essere di nuovo bella

ma era marcia
questa parte
bene così..

e l'altra metà?
non so bene come sia andato
il suo destino
la metà caduta a terra
non sa raccontarmelo

sa solo che unirsi a lei
risanerebbe
ogni taglio
ogni ferita

forse l'incastro non sarà perfetto
ma non importa

lo sa
lo sanno?

Tuesday, March 27, 2007

verde luminoso
attraverso fili assolati

caldo che si infrange
sulle gote

voci allegre
in un angolo
gambe incrociate sul legno

ma

una panchina
grande
troppo grande
per me
solo
appoggiato allo schienale

guardo
ascolto
il paesaggio mi avvolge
e gli ultimi caldi
mi lambiscono

refoli di ricordi
sfiorandomi poi mi abbandonano
lavando la freddezza
seppur nuovamente incombente
da laggiù
sul monte
nero

Sunday, March 11, 2007


e i mali della vita
sbuffano dalle gole infuocate
minacciandomi
alle spalle

si contorcono
sottilmente si avvicinano

fierine bestie
atroci lamenti di vergini sconfitte

sento il loro respiro affannoso
caldo
e umido di terra sporca
scivolare su di me


me
che mi racchiudo
e resto
e tento
l'indifferenza

imbarazzati
da un fremito
vergognoso
ci prepariamo
ad accogliere

accogliere eventi
accogliere persone

accogliere

dall'alto di
una finzione
dall'alto di una sedia

come se fossimo protetti

ma poi..
da chi?

Thursday, January 11, 2007

vita

a volte è stridore
mali e malessere

olio d'amore
olio d'affetto

il giro riprende
lento, veloce,

dipende



gira e rigira
l'incastro è perfetto

gira e rigira
si inceppa, si blocca

di nuovo stridore
mali e malessere
si sforza
si affanna
si stringe
si torce
stillando sudori
fatiche, dolori


di nuovo l'amore,
olio di bene.






gira.

Friday, December 29, 2006

il suono del bianco

controllo la data dell'ultimo pensiero
e rimango in silenzio

è successo di nuovo
è successo di nuovo
è successo di nuovo

il terrificante e regolare ritmo della quotidianità
mi ha travolto
di nuovo
niente tempo per pensare
poco tempo per riflettere
tanto tempo sprecato in inutili mansioni
in inutili costumi da rispettare

passiamo la vita col pennarello in mano
ad etichettare la realtà che ci circonda
tutto è pieno di bigliettini incollati con una vita appiccicosa
forse per facilità? forse perchè l'indomani
passando in quella stessa via
non dobbiamo nuovamente conoscere, scoprire
ma
ritroviamo già tutto conosciuto, scoperto
e ci eclissiamo in un mondo non nostro
un mondo popolato di azioni non nostre
di azioni che quasi non ci accorgiamo di fare

è successo di nuovo
è successo di nuovo
è successo di nuovo

succederà ancora
ne sono certo, purtroppo

l'importante è accorgersene
ogni tanto

è successo di nuovo

di nuovo ho sentito
il fastidioso ronzio
del bianco